Si sente spesso parlare di infertilità femminile e sono molte che donne che, allorquando decidono di avere un figlio si accorgono di avere difficoltà a concepirlo, salvo scoprire dopo essersi sottoposte ad una serie di accertamenti diagnostici che vi sono alterazioni che impediscono loro di rimanere incinta o altri problemi che non consentono di portare a termine la gravidanza.
Al giorno d’oggi l’infertilità femminile non è un problema insormontabile ed, anzi, grazie alla PMA o procreazione medicalmente assistita, si riescono a realizzare ed a portare a termine le gravidanze anche nei casi più difficili ed a rischio.
All’interno di una coppia, è la donna che più facilmente ricorre ad un aiuto per problemi di sterilità: pertanto, è compito del ginecologo essere attento nell’individuare i casi di infertilità femminile e nel pianificare una condotta terapeutica corretta.
Sempre più donne ritardano l’esperienza del concepimento fino alla quarta decade di età, in quanto, in gioventù, scelgono di orientare le loro energie negli avanzamenti di carriera o per il raggiungimento di una stabilità finanziaria, prima ancora di poter pensare alla formazione di una famiglia.
Sebbene possano esistere disaccordi sul valore assoluto del parametro età, è quasi unanimemente accettato che il declino della fertilità della donna inizi intorno al trentacinquesimo anno di età, per divenire più evidente dopo i 40 anni.
Infertilità femminile cause
La sterilità femminile può essere dovuta ad impotentia coeundi o impotentia generandi: nel primo caso, l’origine può essere psicogena, malformativa o riconducibile ad alterazioni delle vie genitali conseguenti a varie patologie organiche; nel caso di impotentia generandi, invece, può essere imputata essenzialmente a tre tipi di cause, quali quelle ormonali, organiche ed immunologiche.
La maggior parte delle disfunzioni del ciclo ovulatorio è causata da un’alterazione dei controlli ormonali, che presiedono alle varie fasi del ciclo stesso; in altri casi, invece, vi è una inadeguata risposta dei tessuti o degli organi bersaglio agli ormoni.
Tra le cause di natura organica, particolare importanza rivestono quelle che coinvolgono le tube di Falloppio: modificazioni funzionali, quali variazione della quantità e della qualità del fluido tubarico o alterata captazione dell’ovocita, e modificazioni anatomiche, come agenesia/atrofia congenita o obliterazione del lume, di queste strutture possono interferire notevolmente con la funzione tubo-ovarica.
L’endometriosi, pur essendo piuttosto frequente come patologia riscontrata, non può essere considerata come la causa principale di infertilità, se non in quei casi caratterizzati da particolare gravità.
Le cause immunologiche sono responsabili della presenza di anticorpi anti-spermatozoi, nel muco cervicale o nel siero, che ne riducono o ne impediscono la normale motilità.
Esistono diversi esami per determinare la causa dell’infertilità femminile, ma va ribadito che non è detto che la risoluzione del blocco che causa l’infertilità sia necessariamente seguito da una gravidanza.
Oggi, sempre più spesso si parla di infertilità di coppia, per sottolineare come la coppia debba essere considerata come un’unità e come la valutazione debba procedere in maniera parallela, tanto più se si considera che spesso coesistano fattori di infertilità femminile e di infertilità maschile, che rendono difficile la gravidanza.
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