
La ridotta capacità riproduttiva dell’uomo, che può derivare da numerose cause, è definita infertilità maschile.
Nell’ultima decade, nello studio delle coppie infertili, nel 30% dei casi è stata riscontrata la presenza di patologie correlate unicamente al partner maschile mentre, in un altro 20% dei casi di infertilità, le anomalie interessavano entrambi i componenti della coppia.
La sterilità maschile può essere divisa in impotentia coeundi, ossia l’incapacità di avere un rapporto completo per mancanza di erezione, eiaculazione precoce o per cause malformative, e impotentia generandi.
Infertilità maschile cause
Tra le cause più comuni di impotentia generandi, possiamo annoverare le alterazioni del seme, delle vie escretrici e cause immunologiche.
Le alterazioni del numero, della motilità e della forma degli spermatozoi, definite rispettivamente oligospermia, astenospermia e teratospermia, svolgono un ruolo di primaria importanza nel determinare la sterilità maschile.
Inoltre, grande rilievo hanno le alterazioni del plasma seminale, dovute generalmente ad anomalie della viscosità o della quantità, in aumento o in diminuzione, a flogosi o a deficit della sua composizione.
In alcuni soggetti, pur essendo normali sia la funzione testicolare che la composizione del liquido seminale, esiste un problema legato ad alterazione delle vie escretrici, riconducibili a cause di natura congenita, come l’agenesia del deferente, o di natura acquisita, quali le flogosi o i traumi.
Meno comunemente, la sterilità maschile è riconducibile ad anomalie congenite, cromosomiche o genetiche, come la sindrome di Klinefelter o l’ipogonadismo testicolare primitivo, a disfunzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi, a patologie vascolari, quale il varicocele, a processi infiammatori, autoimmuni o a eiaculazione retrograda.
Infertilità maschile esami di accertamento
La valutazione procede in maniera logica ed efficace, attraverso una serie di esami specifici.
Spermiogramma con spermiocoltura
Con tale esame si valutano qualità e quantità del liquido seminale, identificando anomalie numeriche degli spermatozoi o alterazioni della morfologia e della motilità, responsabili, talvolta da sole, della difficoltà a concepire.
Inoltre, in questo modo, è possibile anche individuare la presenza di eventuali microrganismi, quali batteri e miceti, che possono avere un ruolo importante nella sterilità maschile.
L’isolamento dell’eventuale ceppo patogeno è seguito dall’antibiogramma per programmare una terapia antibiotica adeguata.
Dosaggi ormonali
Questi consistono nel dosare i valori di LH, FSH, PRL e testosterone, in quanto, eventuali livelli alterati possono influire sulla produzione degli spermatozoi.
Ecografia prostatica e testicolare
Questo accertamento è utile ad escludere anomalie morfologicamente evidenti dei testicoli e della prostata e anche per studiare la flussimetria delle vene testicolari, responsabile, talvolta, dell’aumento della temperatura nel testicolo, con conseguente riduzione della qualità dell’eiaculato.
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