Negli ultimi decenni la procreazione medicalmente assistita è riuscita a proporsi come la soluzione più efficace nei casi di infertilità.
In costante aumento è il numero di coppie che oggi si rivolge ai centri specializzati nella procreazione medicalmente assistita per coronare il sogno di diventare genitori.
Abbiamo già esaminato quali possano essere le cause di infertilità, sia femminile che maschile; ora invece ci occupiamo di procreazione medicalmente assistita e del motivo per cui si sia diffusa così tanto.
Fecondazione assistita cos’è
L’assenza di gravidanza dopo un anno di rapporti regolari e non protetti è definita come sterilità dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), o ART (Assisted Reproductive Technologies) per gli anglosassoni, si pone l’obiettivo di superare questa condizione, individuando i fattori che la determinano, per correggerli e superarli.
Ancora oggi, l’infertilità non rappresenta una scienza esatta e, in tutte le forme di sterilità, esiste una percentuale di “guarigioni spontanee”.
Fattori che influenzano la fertilità
Numerosi sono i fattori conosciuti che influenzano la fertilità e questi sono:
- la frequenza coitale, che è certamente fondamentale: infatti, è noto da tempo che una frequenza di almeno tre rapporti alla settimana fornisce le maggiori probabilità di concepimento, mentre l’emissione giornaliera riduce la concentrazione dello sperma e il volume dell’eiaculato (Gold, 1953);
- l’età della donna: il trentacinquesimo anno d’età rappresenta forse uno spartiacque in cui si verifica un irreversibile riduzione dell’efficacia dei processi riproduttivi;
- il fumo di sigaretta: da tempo, è nota la sua associazione con l’ipo-fertilità; le donne che fumano sigarette presentano una probabilità tre o quattro volte maggiore di attendere più di un anno prima di arrivare al concepimento rispetto alle non fumatrici (Baird 1985). A dimostrazione di ciò, è stata osservata una riduzione della fertilità con l’aumento del numero di sigarette fumate (OFPAS) e, poiché il fumo di sigaretta è responsabile anche della nascita di neonati di basso peso, come pure di una maggiore incidenza di parto pretermine, non è sbagliato asserire che il fumo è uno dei maggiori nemici della gravidanza;
- le abitudini di vita: anche queste giocano un ruolo fondamentale nell’insorgenza di infertilità; infatti, le variazioni di peso e l’obesità sono responsabili di alterazioni ormonali, che possono compromettere la funzione ovarica.
Esami per la sterilità
Prima di intraprendere la strada della PMA entrambi i partners devono sottoporsi ad una serie di esami utili a identificare eventuali alterazioni correggibili con una tecnica specifica:
Esami per il partner femminile:
- monitoraggio follicolare e dell’ovulazione;
- dosaggi ormonali: LH – FSH – ESTRADIOLO (7°-14°-21°), PROGESTERONE (21° – 25°), ANDROSTENEDIONE, TESTOSTERONE LIBERO E TOTALE, DHEAS, SHBG, TEST AL PROGESTERONE, FSH IN 3° GIORNATA, TSH, FT3, FT4, PRL;
- valutazione della riserva ovarica;
- isteroscopia;
- pap-test e colposcopia;
- ecografia transvaginale;
- tamponi vaginali con ricerca della Chlamydia, Micoplasma ed Ureaplasma;
anticorpi anti Chlamydia ed anti-Herpes; - laparoscopia (a discrezione del medico);
- consulenza genetica (a discrezione del medico).
Esami per il partner maschile:
- esame del liquido seminale (spermiogramma) con spermiocoltura;
- ecografia testicolare e prostatica;
- ecografia doppler delle vene spermatiche;
- dosaggi ormonali (testosterone sierico, fsh plasmatico, prl);
- tampone uretrale con ricerca dell’ureaplasma.
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